Nunzia Cataldo, attuale Ministra del Lavoro, ha esplicato le migliorie che il nuovo CCNL garantisce alle parti sociali interessate, volte soprattutto a disciplinare importanti aspetti riguardanti il mercato e l'organizzazione del lavoro domestico.
L’obiettivo è stimolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolare, con un nuovo CCNL che conviene sia al lavoratore che alle famiglie con anziani o bambini da assistere.
Il nuovo CCNL riguarda 860 mila lavoratori regolari e introduce importanti novità riguardo il mercato e l’organizzazione del lavoro domestico; includendo anche i contratti in nero e quelli sommersi (che sono più del 53% del settore) sono interessati alla riforma almeno 2 milioni di lavoratori.
Uno dei principali scopi è rappresentato dall'esigenza di regolarizzare i trattamenti lavorativi e reddituali di queste categorie di lavoratori divenuti sempre più importanti in una società che sta invecchiando e dove la cura degli anziani potrebbe costituire negli anni a venire un pilastro fondamentale nel mercato del lavoro. Si tratta dunque di un contratto che segna un punto di svolta per il settore, che attendeva una regolamentazione dal 2016: vediamo di seguito quali sono le più significative novità introdotte.
I lavoratori domestici diventano "assistenti familiari"
Cancellando di fatto al tripartizione dei soggetti lavoratori in Colf, Badanti e Baby-Sitter, considerati fino al 2016 indistintamente quali "lavoratori domestici" saranno raggruppati in un'unica categoria denominata “assistenti familiari” e verranno classificati sulla base della loro attività, mansioni e competenze. Tutti i lavoratori del settore quindi vengono inseriti quindi in un’unica macro categoria e suddivisi soltanto in base alle mansioni svolte, alle attività e alle competenze professionali.
Si introducono quindi quattro categorie:
- Prima Categoria Super (lavoratori in possesso di attestati professionali o diplomi specifici riconosciuti con piena autonomia decisionale;
- Prima categoria (lavoratori che in piena autonomia presiedono all’andamento della casa o che svolgano mansioni qualificate con elevata competenza);
- Seconda categoria (lavoratori che svolgono mansioni inerenti all’andamento della casa con capacità e conoscenze tecniche acquisite
senza autonomia decisionale);
- Terza categoria: (lavoratori generici).
Congedi donne vittime di violenza
Il nuovo CCNL ha introdotto il riconoscimento del congedo per donne vittime di violenza e linee guida per ridurre i rischi nell’ambiente di lavoro; in tema di violenza è stato valutato il rischio di rimanere vittime di molestie per cui le Parti Sociali firmatarie del contratto hanno concordato di promuovere iniziative, anche tramite gli Enti bilaterali, al fine di prevenire e contrastare tali condotte. Il congedo, che sarà retribuito dall'Inps, potrà essere di massimo 3 mesi e potrà essere usufruito nell'arco temporale di 3 anni, su base oraria o giornaliera.
Permessi speciali per formazione
Si tratta di un'altra novità introdotta con il nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori domestici, i quali potranno ottenere dei permessi speciali per seguire percorsi formativi. l lavoratore che intende seguire un percorso di formazione può beneficiare di fino a 40 ore annuali di permesso formazione utili al miglioramento delle proprie competenze professionali.
Il numero totale delle ore di permesso formazione può inoltre aumentare a 64 su base annua per quei lavoratori che decideranno di frequentare percorsi formativi riconosciuti dall'Ebincolf.
I requisiti necessari di cui deve disporre il lavoratore ai fini di poter fruire dei permessi speciali sono sostanzialmente due: il lavoratore deve essere in possesso di un contratto a tempo pieno e a tempo indeterminato, e deve avere una anzianità di almeno 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro.l’introduzione di un maggior numero di ore dedicate alla formazione
Aumento delle retribuzioni
Prima di parlare delle concrete iniziative poste in essere dal CCNL, è importante ricordare che le contrattazioni collettive sono inderogabili in pejus, ciò comporta inevitabilmente che qualsiasi contratto individuale di lavoro che appone clausole non conformi a quanto previsto nel CCNL, sono considerate nulle e sostituite di diritto con quanto previsto dall'accordo collettivo.
La prima importante novità riguarda la retribuzione corrisposta a una particolare categoria di lavoratori che si occupano della cura dei bambini al di sotto dei 6 anni di età
oppure gli assistenti familiari e i badanti che si occupano della cura di più di una persona non autosufficiente, in quanto la maggiorazione del compenso si spiega con una richiesta maggiore di attenzione, precisione e difficoltà per l'attività richiesta. Tale categoria di lavoratori potrà beneficiare di una retribuzione mensile maggiorata di 12 euro, con un sistema di indennità che aumenterà – dal 1° ottobre 2020 - da 100 euro a 116 euro.
Per coloro che attesteranno la certificazione di qualità verrà corrisposto un aumento dello stipendio mensile di ulteriori 10 euro in ragione del fatto che la loro formazione professionale gli permette di accedere a un trattamento retributivo più alto.
Questi lavoratori (chiamati assistenti educatori formati) si occupano – nel dettaglio – della cura dei bambini con particolari disabilità, problemi di apprendimento o disturbi dell’attenzione; oppure si occupano della cura di anziani con problemi di salute.
Il CCNL implicherà infine un aumento retributivo mensile di 12 euro per i lavoratori domestici inquadrati nel livello medio B Super dal 1° gennaio 2021.
Tutele e vantaggi nei confronti del lavoratore
Di particolare rilevanza l’estensione del periodo di prova a 30 giorni
per gli assistenti familiari e l'assistenza per il lavoratore domestico da parte un rappresentante di una delle organizzazioni sindacali firmatarie il rinnovo contrattuale: l'’articolato sulle commissioni di conciliazione a livello territoriale viene implementato con la specifica clausola che prevede che il lavoratore domestico, durante il tentativo di conciliazione deve essere assistito. Da ricordare inoltre le linee guida fissate per ridurre i rischi presenti nei luoghi di lavoro.
Quali sono i vantaggi per le famiglie?
Nonostante gli evidenti benefici in favore dei lavoratori domestici, i vantaggi del nuovo CCNL si ripercuotono anche sulle famiglie; l nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori domestici, risulterà più vantaggioso assumere una badante per le ore notturne o ingaggiare una persona in sostituzione della titolare. Infatti, il nuovo contratto prevede per coloro che necessitano di assistenza h24 di integrare il lavoro della titolare con una seconda persona. Dal 1° ottobre 2020, coloro che assumeranno una badante notturna potranno versare i contributi previdenziali sull’orario puramente convenzionale di 8 ore, con una riduzione settimanale di 24 ore.